Parco della Legalità

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Nelle terre abbandonate fioriscono diritti e legalità

Acquisita al patrimonio pubblico dopo una lunga trattativa e successivamente sottoposta a una delicata opera di risanamento, l'area ferroviaria dismessa di via Orazio, trasformata in Parco della legalità, è stata ufficialmente consegnata ai cittadini di Casapesenna.

 

Il taglio del nastro è toccato a un ospite d'eccezione, Vincenzo Spadafora, presidente nazionale dell'Unicef che, al fianco dell'attrice Daniela Poggi, ha anche inaugurato la mostra sulla storia dell'associazione e sugli «Obiettivi di sviluppo del millennio». «Non bisogna guardare solo alle esigenze dei minori che vivono nei Paesi poveri, ma - afferma Spadafora - anche a quelli dei nostri territori, che troppo spesso vedono i propri diritti calpestati». Il tandem con l'associazione che da anni si occupa dei minori è stato fortemente voluto dal consorzio Agrorinasce che, grazie al finanziamento di 530mila euro ottenuto nell'ambito del Pon sicurezza, ha promosso la nascita del parco. «Utilizzare le risorse pubbliche garantendo il protagonismo dei bambini - osserva Gianni Allucci, amministratore delegato di Agrorinasce - è la strada che può portare al riscatto. È per questo che – annuncia - quella casapennese non sarà l'unica occasione di collaborazione». Ai giovani (alla manifestazione hanno partecipato gli allievi del circolo didattico e della media Pascoli) si rivolge anche il questore Guido Longo, auspicando che «ai ragazzi arrivi chiaro il messaggio che la camorra produce solo effetti negativi». E non solo. Longo si augura che un «parco della legalità» da destinare al gioco e all'aggregazione non abbia «i crismi dell'eccezione ma diventi un fatto di routine». Sulla stessa scia il comandante provinciale dei carabinieri, Crescenzio Nardone: «Questa opera pubblica deve essere solo la prima di una lunga serie».

Parco della legalitàAll'inaugurazione presente anche il comando provinciale della Guardia di Finanza. E fra gli interventi quello di Lorenzo Diana, responsabile dell'osservatorio Antimafia dell'associazione Articolo 21, che ha osservato: «Agrorinasce ha il motore di una Ferrari, si spera che non sia mai al di sotto delle sue potenzialità». Particolarmente intrisa di emozione, nell'ambito della cerimonia, è stata l'inaugurazione del monumento «Light- Gli angeli della luce» realizzato dall'artista Arturo Casanova in onore delle vittime innocenti della camorra. «La memoria di chi ha perso ingiustamente la vita - afferma la presidentessa di Agrorinasce, Imma Fedele - dovrà essere uno dei temi centrali del Parco della legalità». Alla manifestazione presenti i figli di Mario Diana, l'imprenditore del posto ucciso dalla camorra negli anni Ottanta per non aver voluto dividere la sua azienda con i boss dell'epoca.