Dati geografici

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Il nostro Comune fa parte dell'Area detta del Basso Volturno che coincide con quella del Consorzio di Bonifica istituito nel 1954 ai fini della trasformazione fondiaria dei terreni di pianura per il recupero delle potenzialità agricole di vaste aree improduttive e paludose. Ciò in parte è avvenuto mediante opere di prosciugamento, colmata e irrigazione con le acque del fiume Volturno e dei Regi Lagni e con opere di risanamento idraulico. Più in particolare Esso fa parte del cosiddetto Agro-Aversano che interessa 19 comuni del settore meridionale della Provincia di Caserta, confinante con la provincia di Napoli.

E' questa un'area che, nel passato, è risultata a sostenuto sviluppo demografico ed in particolare il Nostro Comune fa registrare una crescita percentuale dall'81/86 del 13,4% e dall'81/91 del 14%; invero, nell'ultimo periodo, si deve registrare un'inversione di tendenza dovuta ad una recessione economica che ha visto svilupparsi il fenomeno dell'emigrazione nell'area centro-nord del Paese.

Dall'esame del coinvolgimento occupazionale nei rami di attività economica emerge una forte tendenza alla terziarizzazione anche se emerge non solo il consistente ruolo delle attività agricole ma anche un segnale confortante di maggior attenzione alla qualità della produzione.

Circa gli insediamenti dopo Aversa dotata di un eccezionale Centro Storico, si rileva una chiara struttura "a nuclei" fondata su antichi casali agricoli.

Le dotazioni infrastrutturali sono state sicuramente integrate dall'asse a scorrimento veloce che fa da corona e che decongestiona il traffico, prima della S.S. Appia e poi delle strade provinciali diretto verso le varie autostrade e verso il mare. I trasporti pubblici risultano ancora molto insufficienti e basati fondamentalmente sul trasporto su gomma. Circa i metodi e le tecniche di interventi di pianificazione, come dai più illustri esperti si indica, dovrebbero perseguire la razionalizzazione delle tendenze, favorendo il consolidarsi di un modello insediativo policentrico, l'integrazione reciproca delle componenti, e la più spinta integrazione con le altre aree urbane e direttrici di sviluppo della Regione.

Il progetto della città deve tendere alla salvaguardia e valorizzazione delle risorse ambientali, agricole, ed idriche; al potenziamento della struttura a nuclei dell'organizzazione insediativa già presente, riconoscendo per ciascun nucleo le relative polarità; al recupero con valorizzazione del patrimonio di beni culturali architettonici, e dei centri storici; alla ulilizzazione delle opportunità di insediamento presenti nell'agglomerato A.S.I. di Aversa Nord; alla accorta utilizzazione della fascia costiera in Villa Literno, anche nel contesto dell'articolazione della direttrice nord occidentale dell'area urbana di Napoli. La struttura socio economica dovrà tendere al potenziamento dei servizi superiori, da attrezzare con riferimento ai bisogni espressi dall'intera città con strutture urbanistiche adeguate.

Il piano territoriale dell'area urbana di Aversa dovrà dare disposizioni accurate e disaggregate sull'uso del territorio, con disposizioni prescrittive rigide concernenti gli spazi agricoli, e diffuso ricorso alle verifiche di Compatibilità Ambientale imposte alla elaborazione di progetti, di conservazione o trasformazione. Dovrà quindi venire finalizzato al coordinamento dell'iniziativa urbanistica e della programmazione per progetti, ed altresì formulare indirizzi qualitativi di costruzione dello spazio antropico.

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